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Villa Rospigliosi
La Storia
Villa Rospigliosi fu costruita per volontà di Papa Clemente IX
(1667-1669), su progetto di Gian Lorenzo Bernini, il più importante
architetto del barocco italiano, autore del Colonnato di San Pietro e
della Fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona a Roma. L'incarico
della costruzione fu raccolto dal suo fedele allievo Mattia de' Rossi,
pure romano. Papa Clemente non fece mai in tempo ad abitare la villa
perché morì l'anno stesso in cui i lavori furono iniziati. Il progetto
fu comunque portato a termine e la villa fu usata dalla famiglia
Rospigliosi come dimora estiva fino ai primi anni del Novecento.
Il salone dello Zodiaco
Al piano nobile della villa si è accolti nel Salone dello
Zodiaco. Il salone centrale voltato, cuore della villa, è animato da
decorazione ad affresco attribuita a Ludovico Gimignani (1643-1697),
figlio del noto pittore pistoiese Giacinto, e realizzata negli anni
ottanta del Seicento. Al centro sono rappresentati Apollo sul carro del
Sole trainato da quattro cavalli, Aurora con le mani piene di fiori che
dissolve le tenebre, e putti di cui uno con la ficciola simbolo della
stella del mattino. La rappresentazione della volta è simbolicamente
legata al rinnovarsi delle stagioni. Tale motivo trova perfetta
corrispondenza nelle sottostanti allegorie dei Segni dello Zodiaco,
figure femminili alate, che scandiscono i dodici mesi dell’anno.
Evidente è l’omaggio a papa Clemente IX nei due stemmi, sopra le
porte laterali, sorretti dalle figure allegoriche della Fama e
sormontati dalle chiavi e dal triregno. Altri stemmi, più piccoli,
riportano le armi ancora dei Rospigliosi e dei Pallavicini.
l Salone Reale
Al piano primo si trova il Salone Reale, salone voltato col
soffitto a cassettoni, ampie porte con cornici in pietra, permetto
l’accesso alle sale affrescate laterali e ampie finestre che si aprono
sull’ampio parco della villa e sulle colline della toscana.
La famiglia Rospigliosi
Per sottrarsi, probabilmente a persecuzioni politiche la famiglia Rospigliosi acquista proprietà rurali nei pressi di Lamporecchio e, fin dall’inizio del XIV secolo, comincia a Pistoia un’ascesa politico-sociale che porterà all’elezione di Antonio di ser Jacopo quale membro degli anziani nel 1388 e di suo figlio Taddeo gonfaloniere nel 1449. La crescita ulteriore dei Rospigliosi è garantita dall’intesa con la potente famiglia fiorentina dei Medici, sotto il cui controllo si trovava Pistoia e, nel XVII secolo, dalla carriera di Giulio (Pistoia 1600- Roma 1669) cardinale nel 1657 e papa nel 1667 con il nome di Clemente IX. Il suo pontificato dura solo due anni ma Giulio, dalla personalità carismatica, lascerà un segno tangibile del suo passaggio anche grazie ai suoi melodrammi di argomento sacro e profano e a una proficua committenza artistica, a Roma e nella sua città natale, volta ad una salda affermazione del prestigio culturale della famiglia.